Artie Walker Jr./AP

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La speranza presidenziale Nikki Haley, che negli ultimi sondaggi segue Donald Trump in doppia cifra, ha ricevuto un bizzarro aiuto da SNL sabato sera, quando è apparsa come ospite speciale a sorpresa durante la fase di apertura dello show.

Nello sketch, James Austin Johnson interpretava Trump in un municipio della Carolina del Sud, rispondendo alle domande di un lavoratore automobilistico, di una madre single disoccupata e, infine, di un “elettore preoccupato della Carolina del Sud”. Quando la telecamera si è spostata su Haley, che, come promemoria, ha detto che avrebbe firmato un divieto di aborto di sei settimane come governatore della Carolina del Sud, è stata accolta con fragorosi applausi e applausi dal pubblico della SNL.

“La mia domanda è: perché non parli di Nikki Haley?” lei chiese. “Oh mio Dio, è lei, la donna che era responsabile della sicurezza il 6 gennaio, è Nancy Pelosi”, ha risposto Johnson. “Stai bene, Donald?” Haley ha scherzato: “Potresti aver bisogno di un test di competenza mentale.

Lo schizzo sembra una strana fantasia di Haley sulla lotta che vorrebbe poter avere con Trump. Siamo stati tutti lì. Nella doccia, o in macchina, o fissando il soffitto quando non riesci ad addormentarti, hai una finta situazione di stallo con la tua nemesi nella tua testa. E in questa lotta immaginaria, distribuisci il perfetto piccole frecciate al tuo nemico, che appassisce come il totale idiota che sai essere proprio di fronte a te. La stanza degli scrittori della SNL che dà vita a questa fantasia per Haley e milioni di americani non è solo imbarazzante, è inconcepibile.

Non è Trump, ma ciò non significa che Haley sia qui per salvarci. Ha denunciato le donne trans che praticano sport, incolpando anche gli atleti trans per idee suicide tra le ragazze adolescenti. Haley ha affermato che gli immigrati privi di documenti “si nutrono del sistema” e ha sostenuto il “send[ing] riportarli indietro.” Secondo il Nuovo York Timesdurante il suo periodo come ambasciatrice alle Nazioni Unite, Haley “ha bloccato la nomina di un inviato palestinese e si è presa il merito di aver forzato il ritiro di un rapporto che descriveva il trattamento dei palestinesi da parte del governo israeliano come ‘apartheid’”.

L’annuncio della campagna di SNL aperta a freddo e trasformata in Haley si è concluso con il conduttore di sabato, Ayo Edebiri, che ha posto una domanda al candidato. “Ero solo curioso, quale diresti che sia stata la causa principale della Guerra Civile?” ha chiesto Edebiri, riferendosi al municipio dove ad Haley è stata posta una domanda simile e ha risposto parlando solo del ruolo del governo e accennando vagamente alla “libertà”. “Pensi che inizi con una ‘S’ e finisca con ‘lavery’?” Haley, che pensa che la presidenza di Barack Obama sia la prova che l’America non è razzista, ha risposto: “Sì, e probabilmente avrei dovuto dirlo la prima volta”.

In diretta da New York, sarà un anno elettorale molto lungo.

Origine: www.motherjones.com



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