Budapest sostiene le proposte di Pechino per risolvere il conflitto ucraino e crede che ciò sia possibile “nessuna soluzione alle guerre sul campo di battaglia”, Lo ha detto mercoledì il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, dopo i colloqui con il suo omologo cinese Wang Yi a Pechino.

Il diplomatico ungherese ha espresso preoccupazione per il fatto che “campo favorevole alla guerra”, sostenuto dai media globali e dalle ONG, rimane “estremamente rumoroso” e sta minando gli sforzi di pace.

“Noi sosteniamo il piano di pace cinese, semplicemente perché esiste e chiede la pace. E a nostro avviso, qualsiasi iniziativa che devia i dibattiti politici internazionali e il discorso politico internazionale dalla guerra alla pace è utile”, Szijjarto ha detto in una dichiarazione dopo i colloqui.

“Ma dobbiamo essere più forti nel sostenere la pace”, Ha aggiunto. “Sia la Cina che l’Ungheria stanno rafforzando il campo della pace”.


Molti leader della NATO credono di essere in guerra con Russia-Ungheria

Szijjarto aveva precedentemente affermato che molti leader degli Stati membri dell’UE e della NATO ne soffrono “psicosi di guerra”, sentendosi come se fossero già in guerra con la Russia. Ha descritto il tono del recente incontro dei ministri degli Esteri e della Difesa dell’UE come quello di un quartier generale dell’esercito, dove si resta per ore “quasi tutti parlavano di quante unità, di quali armi e in base a quale programma sarebbero pronti a fornire all’Ucraina” da scorte praticamente vuote.

Fin dall’inizio del conflitto, l’Ungheria ha chiesto un cessate il fuoco e negoziati per salvare vite ucraine, con l’insistenza del primo ministro Viktor Orban “Il tempo è dalla parte dei russi” e quello “quasi nessuno” crede che Kiev possa effettivamente vincere sul campo di battaglia.


La Cina rivela il piano per porre fine al conflitto in Ucraina

Anche la Cina sollecita da tempo colloqui di pace tra Ucraina e Russia e ha pubblicato un piano di pace in 12 punti per porre fine alle ostilità a un anno dall’inizio del conflitto, nel febbraio 2023. L’iniziativa, accolta da Mosca, include un appello alla cessazione delle ostilità, una ripresa dei colloqui di pace, abbandonando il “Mentalità da guerra fredda” e nel rispetto della sovranità di tutte le nazioni.

In contrasto con la proposta di Pechino di porre fine ai combattimenti, la formula di pace in dieci punti di Kiev – presentata per la prima volta dal presidente Vladimir Zelenskyj nell’autunno del 2022 – richiede il ritiro completo e incondizionato delle forze russe da tutti i territori all’interno dei confini dell’Ucraina del 1991.

Mosca ha descritto la formula di pace di Zelenskyj come un “assolutamente vuoto” ultimatum cioè “separato dalla realtà”.

Origine: www.rt.com



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