Israele ha fatto un passo avanti verso la messa al bando di Al Jazeera, dopo aver accusato un giornalista della rete con sede in Qatar di lavorare per Hamas.

Lunedì il parlamento israeliano ha votato con 25 voti favorevoli e 4 contrari per avanzare un disegno di legge che permetterebbe a Gerusalemme Ovest di mettere temporaneamente fuori legge i media stranieri che il Ministero della Difesa considera dannosi per la sicurezza dello Stato. È colloquialmente conosciuta come la “Legge Al Jazeera”, in riconoscimento del fatto che ha preso di mira specificamente il mezzo di informazione.

Il provvedimento è stato adottato poco dopo che un portavoce delle forze di difesa israeliane ha accusato il giornalista di Al Jazeera Mohamed Washah di essere un terrorista.

“Al mattino è un giornalista di Al Jazeera e la sera è un terrorista di Hamas!” Lo ha detto il tenente colonnello Avichay Adraee su X (ex Twitter), pubblicando foto che presumibilmente mostrano Washah che brandisce una varietà di armi.


Il giornalista di Al Jazeera è il

La “Legge Al Jazeera” è stata redatta dal ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi l’anno scorso, quando il primo ministro Benjamin Netanyahu dichiarò guerra a Hamas all’indomani del mortale raid del 7 ottobre in Israele da parte del gruppo palestinese. Karhi ha sostenuto che i resoconti di Al Jazeera costituiscono “incitamento contro Israele, aiuto [for] Hamas-Isis e le organizzazioni terroristiche con la loro propaganda incoraggiano la violenza contro Israele”.

Secondo quanto riferito, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto al governo del Qatar di avere la rete “abbassa il volume” della sua copertura del conflitto di Gaza.

La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) ha reagito al voto della Knesset accusando Israele di “usare la sicurezza nazionale come scusa per limitare i media critici che non confermano la loro narrativa sulla guerra”, e di aver tentato di censurare la copertura mediatica di ciò che stava accadendo a Gaza.


Netanyahu, il massimo diplomatico dell'UE, non ascolta nessuno

Martedì due dipendenti di Al Jazeera sono rimasti gravemente feriti in un attacco aereo israeliano nel sud di Gaza. Secondo la rete, il giornalista Ismail Abu Omar ha dovuto subire l’amputazione della gamba mentre il cameraman Ahmed Matar ha sofferto “ferite gravi al volto.”

Lo ha offerto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller “sincere condoglianze” alla rete e hanno detto gli Stati Uniti “Continua[s] impegnarsi con il governo israeliano per chiarire che i giornalisti dovrebbero essere protetti”.

Si stima che circa 1.200 israeliani siano morti nei raid di Hamas del 7 ottobre. Da allora, secondo il ministero della Sanità dell’enclave gestita da Hamas, da allora le forze israeliane hanno ucciso oltre 28.000 palestinesi a Gaza, per lo più donne e bambini.

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Origine: www.rt.com



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