Università di VanderbiltSean PavonePhoto/Getty

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Dopo il recente riprese all’Università del Michigan, il personale della Vanderbilt University di Nashville ha inviato un’e-mail offrendo supporto e conforto agli studenti. “Sulla scia delle sparatorie nel Michigan”, si legge, riferendosi all’attacco del 13 febbraio che ha provocato la morte di tre studenti e il ferimento di cinque, “uniamoci come comunità per riaffermare il nostro impegno a prenderci cura gli uni degli altri e a promuovere una cultura della inclusività nel nostro campus”.

Quindi, in piccolo testo alla fine del messaggio, c’era una riga che rivelava che l’e-mail di 300 parole era stata, almeno in parte, generata dall’intelligenza artificiale: “Parafrasi dal modello di linguaggio AI ChatGPT di OpenAI, comunicazione personale, 15 febbraio, 2023”, si leggeva, il I truffatori di Vanderbilt segnalato.

L’e-mail è stata firmata da tre affiliati dell’Ufficio per l’equità, la diversità e l’inclusione del Vanderbilt’s Peabody College of Education and Human Development, tra cui il decano associato Nicole Joseph.

Joseph, in un’e-mail agli studenti il ​​giorno seguente, si sarebbe scusato per l’incidente, definendolo “scarso giudizio”. “Sebbene crediamo nel messaggio di inclusività espresso nell’e-mail, utilizzare ChatGPT per generare comunicazioni a nome della nostra comunità in un momento di dolore e in risposta a una tragedia contraddice i valori che caratterizzano il Peabody College”, si legge, secondo il Hustler.

Camilla P. Benbow, decano dell’istruzione e dello sviluppo umano di Peabody, si è scusata ulteriormente con una dichiarazione in cui osservava che il suo ufficio avrebbe condotto “una revisione completa” di come l’e-mail è stata generata e inviata. La sua dichiarazione aggiungeva che Joseph e un altro firmatario, un vicepreside, “si sarebbero ritirati dalle loro responsabilità con l’ufficio EDI”.

“Lo sviluppo e la distribuzione dell’e-mail iniziale non hanno seguito i normali processi di Peabody che prevedevano più livelli di revisione prima dell’invio”, si legge nella dichiarazione di Benbow. “Gli amministratori dell’università, me compreso, non erano a conoscenza dell’e-mail prima che fosse inviata.”

Il passo falso non fa che aumentare le preoccupazioni sull’uso inappropriato delle IA per generare articoli di notizie false, sceneggiature di rottura, documenti scolastici fraudolenti e saggi di ammissione all’università. Illustra anche come i messaggi generati dall’intelligenza artificiale possano ritorcersi contro in situazioni che richiedono empatia generata dall’uomo.

Come ha detto uno studente della Vanderbilt, il secondo anno Samuel Lu Hustler, “È difficile prendere sul serio un messaggio quando so che il mittente non si è nemmeno preso il tempo di esprimere a parole i propri pensieri e sentimenti genuini. In tempi di tragedie come questa, abbiamo bisogno di più, non di meno umanità”.

Origine: www.motherjones.com



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