Dylan Riley

In realtà inizia prima a Palermo. Ma sì, è di portata europea. È la primavera delle persone: è una serie di rivolte a livello europeo. Il movimento comprende varie iterazioni, comprese le versioni italiana, ungherese, polacca e tedesca, con la Francia al centro della scena con la rivoluzione di febbraio 1848. È interessante notare che la rivoluzione di febbraio è, in qualche modo, prevista dal Manifesto comunistache è scritto proprio in quel periodo.

Quindi, guardando alla leadership francese in quel periodo, è essenziale notare che la situazione non era la stessa ovunque in Europa. Il contesto sociale del 1848 è piuttosto eterogeneo in tutta Europa. In Francia, in particolare a Parigi, la classe operaia giocò un ruolo significativo, guidata da figure come Louis Blanc e Auguste Blanqui. Tuttavia, a differenza della situazione del 1789, durante la rivolta del 1848 i contadini rimasero in gran parte passivi.

Ciò pone le basi per comprendere le complessità discusse in Il diciottesimo brumaioche fonde una narrazione dettagliata con riflessioni teoriche più ampie.

Ecco la cronologia di base: nell’aprile del 1848, subito dopo la rivolta di febbraio, emerge quella che possiamo chiamare una repubblica costituzionale. Non è più un regime monarchico ed è dominato da un gruppo chiamato Repubblicani moderati. Ma poi le cose prendono una svolta più radicale nel giugno 1848, con un’altra rivolta. Marx chiama questo periodo i Giorni di giugno e costituisce uno sfondo importante per Il diciottesimo brumaio.

Questa rivolta – di decine di migliaia di lavoratori – viene repressa ferocemente da uno dei personaggi centrali di Il diciottesimo brumaio, un uomo di nome Louis-Eugène Cavaignac. È un generale che ha affinato le sue capacità di repressione dei colonialisti in Algeria, e torna a Parigi nel 1848 per utilizzare le stesse tecniche sulla classe operaia. In un certo senso, la situazione ricorda Francisco Franco in Spagna, che lasciò il segno prima in Nord Africa prima di scatenare la violenza reazionaria contro la classe operaia spagnola durante la guerra civile spagnola.

Le Giornate di giugno rappresentano davvero un momento chiave nella stessa storia europea, perché segnano la rottura definitiva e irrevocabile tra la borghesia e la classe operaia. Per Marx, questo segna l’inizio di quella che potremmo considerare la lotta di classe moderna da quell’epoca in poi. La classe operaia passa in secondo piano come il resto Il diciottesimo brumaio si concentra sulla diminuzione del sostegno sociale al regime parlamentare in Francia, che portò alla sua fine nel dicembre 1851 con il colpo di stato di Luigi Napoleone Bonaparte.

La prima parte della storia è l’elezione di Bonaparte, avvenuta il 10 dicembre 1848. È un evento piuttosto sorprendente. Bonaparte è in realtà il primo capo di stato eletto dal popolo al mondo, escludendo il sistema del collegio elettorale degli Stati Uniti. Quindi, inizia a raccogliere un notevole sostegno popolare. Tuttavia, la maggior parte Il diciottesimo brumaio ruota attorno alla lotta per il potere tra Bonaparte e i suoi vari avversari borghesi. In sostanza, tutti gli avversari, vedendo i loro potenziali alleati schiacciati, si ritrovano sempre più isolati nel confronto con Bonaparte, fino a quando egli emerge come l’ultimo uomo in piedi in questa saga di tre anni dopo il 1848.



Origine: jacobin.com



Lascia un Commento