Il rappresentante degli Stati Uniti Ralph Norman (R-SC) e il rappresentante degli Stati Uniti Scott Perry (R-PA) intervengono alla Conservative Political Action Conference (CPAC) tenutasi presso il Gaylord National Resort & Convention Center di Oxon Hill, nel Maryland.

Michael Brochstein/Sipa/AP

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La Conferenza di azione politica conservatrice, il New York Times riportato sabato, non è più quello di una volta. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha saltato quello che per anni è stato il principale richiamo del bestiame del movimento conservatore. Mike Pence sarà invece a un ritiro dei donatori. Fox News non trasmetterà in streaming l’evento, né i suoi famosi ospiti parleranno dal palco. Matt Schlapp, il presidente dell’American Conservative Union, che organizza l’evento, è stato recentemente accusato di palpeggiamento da un sostenitore della campagna repubblicana, e la sua stella è, è giusto dirlo, un po’ sminuita.

Ma se il CPAC è caduto dal suo piedistallo, rimane un utile barometro per valutare dove si trova la base conservatrice e dove è diretta. E il futuro, in questo momento, sembra cupo da morire.

Ecco Michael Knowles, un commentatore di Ben Shapiro Filo quotidianoricevendo un forte applauso per aver affermato che “il transgenderismo deve essere sradicato dalla vita pubblica”.

Knowles è un esperto conservatore di livello sostitutivo, di cui conosco il nome solo perché ha co-ospitato il podcast di Ted Cruz per due anni. Ma questo è il punto. La richiesta di “sradicare” l’identità transgender è agghiacciante; non è una parola che usano le persone normali, a meno che non stiano descrivendo una pestilenza. Ma questo non è affatto in disaccordo con gran parte del partito repubblicano. DeSantis ha armato il suo governo statale contro i bambini trans. Così ha il governatore del Texas Greg Abbot. Come riportato da David Weigel Semafori il mese scorso, anche Donald Trump ha proposto di stabilire «che gli unici generi riconosciuti dal governo degli Stati Uniti sono maschio e femmina, e sono assegnati alla nascita», cioè cancellando la categoria dall’esistenza.

I conservatori non parlano davvero dell’aborto come una volta, perché hanno ampiamente vinto quella battaglia, e forse per una certa consapevolezza di sé quanto impopolare quella vittoria alla fine fosse. Ma stanno parlando delle vite dei bambini e degli adulti transgender in termini sempre più apocalittici.



Origine: www.motherjones.com



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