Il principale assistente del primo ministro ungherese Viktor Orban ha reagito lunedì ai commenti dell’ex presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi secondo cui il suo paese non dovrebbe far parte dell’Unione europea.
“Fortunatamente, in Ungheria, è il popolo ungherese che decide e vota sul proprio futuro, e nessun altro ha voce in capitolo. Neppure i democratici” Balasz Orban (nessuna parentela), ha scritto su Xprecedentemente Twitter.
Le parole combattive di Pelosi sono arrivate nel corso di un’intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera, pubblicata lunedì mattina, nell’ambito di una domanda sul governo di Roma.
“Ci sono altri membri dell’UE che non se la passano molto bene in una cosa o nell’altra”, Ha detto Pelosi. “Non penso che l’Ungheria dovrebbe entrare nell’UE oggi, ma una volta che ci sarà dentro sarà difficile farne uscire”.
Pelosi aveva precedentemente criticato il primo ministro italiano Giorgia Meloni per le sue politiche in materia di immigrazione e LGBT, che erano in contrasto con quelle del partito al governo americano. Ora ha elogiato la Meloni per aver parlato inglese e sostenuto l’Ucraina, sostenendo che non dovrebbe affrontare un controllo maggiore rispetto agli altri leader del blocco.

Anche l’immigrazione e le questioni LGBT sono state oggetto di contesa tra Washington e Budapest. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è arrivato al punto di inviare un ambasciatore gay in Ungheria, la cui sola presenza è possibile “un rimprovero implicito” di Orban “Agenda delle guerre culturali” secondo Politico.
Il Corriere ha incontrato la deputata italo-americana sabato, durante un evento elettorale in Virginia, prima del suo viaggio a Parigi per ottenere un dottorato onorario alla Sorbona per “contributo alla democrazia”. Pelosi ha anche detto allo sbocco che lei “amato” Mario Draghi, predecessore della Meloni come primo ministro ed ex capo della Banca centrale europea, e conosceva bene l’ex primo ministro Matteo Renzi.
L’intervista italiana non è la prima volta che l’83enne democratico suscita indignazione internazionale. Nell’agosto 2022 si è recata a Taiwan nonostante gli espliciti avvertimenti cinesi, innescando settimane di tensioni militari con Pechino. Ha spazzato via le conseguenze dicendo ai giornalisti che lo era “vale assolutamente la pena.”
Tre mesi dopo, i democratici persero le elezioni di medio termine e Pelosi perse il martelletto dell’oratore. Si è anche ritirata dalla carica di leader del congresso del suo partito, rimanendo in un accogliente ufficio privato fino a quando è stata cacciata dai repubblicani il mese scorso.
Origine: www.rt.com