Sintesi

Oggi, i quattro continenti atlantici – Nord e Sud America, Africa ed Europa – si collegano come mai prima d’ora. Con poca fanfara, il bacino atlantico sta diventando un’arena centrale della globalizzazione e un microcosmo di tendenze globali chiave, tra cui la diffusione del potere, l’approfondimento delle interdipendenze e la diffusione dei rischi transnazionali. È diventato rapidamente uno dei principali serbatoi di energia del mondo. È l’oceano più trafficato del mondo ed è diventato il mare interno per la stragrande maggioranza delle democrazie del mondo. La via marittima dei dati dell’Atlantico, già la più trafficata al mondo, si sta sviluppando rapidamente. I flussi commerciali panatlantici rivaleggiano, e in aree come i servizi, gli investimenti e il commercio digitale superano, quelli del Pacifico. Mai così tanti lavoratori e consumatori sono entrati nell’economia atlantica così rapidamente come negli ultimi due decenni. L’Oceano Atlantico svolge un ruolo fondamentale rispetto al cambiamento climatico globale e ai modelli meteorologici e offre le opportunità più immediate per le strategie di “crescita blu” per raccogliere le sue ricchezze. Eppure l’emisfero atlantico è una regione di estrema ricchezza e povertà. I popoli dell’Atlantico sono in prima linea nel cambiamento climatico globale, nelle grandi tempeste e nell’innalzamento del livello del mare. Insieme sono minacciati da un crescente nesso panatlantico di droga, armi e terrore.

Nonostante queste dinamiche, i meccanismi di governance panatlantici e la cooperazione diplomatica rimangono agli inizi. Venti paesi atlantici hanno recentemente aperto la strada a una nuova iniziativa per esplorare una maggiore cooperazione panatlantica in aree che vanno dallo sviluppo sostenibile e questioni climatiche alla governance marittima e alla sicurezza umana. Anche le dinamiche digitali ed energetiche potenzialmente trasformative sono mature per l’attenzione panatlantica. È tempo di considerare i modi per cancellare la linea invisibile che divide il Sud e il Nord Atlantico, in modo che le società in questo vasto spazio siano maggiormente in grado di affrontare il nuovo mondo che sorge davanti a noi.

Origine: www.brookings.edu



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